Brevetti Italiani ed Internazionali, tecniche innovative di misurazione

Il Laboratorio Radongas è uno dei pochi al mondo che detiene due Brevetti Italiani riguardanti nuovi dosimetri per la misura di Radon ed il Brevetto Europeo N. EP2307912. Il brevetto europeo N. 2307912 ha portato a una rivoluzione nel campo delle misure passive a tracce col CR-39, grazie alla realizzazione di opportune plastiche in policarbonato aventi una struttura cristallina molto ordinata che presenta delle nano holes le cui dimensioni sono confrontabili con l’atomo di radon. Il radon presente nelle matrici oggetto della misura si annida in maniera uniforme all’interno delle holes di queste plastiche che fungono, così, da radiatori che, affacciati al CR-39, producono su questo le tracce delle particelle alfa emesse dal radon e dai suoi figli. Questa rivoluzionaria tecnica di misura supera tutte le deficienze dei normali dosimetri attualmente disponibili in quanto hanno dimensioni molto compatte, sono insensibili all’umidità, possono essere utilizzati in tutte le matrici ( aria, acqua, terreno) e persino in matrici con elevate concentrazioni di radon ( maggiori di 100.000 Bq/m3) grazie alla possibilità di poter disporre di radiatori a bassa solubilità di radon.

BREVETTI ITALIANI

1) TITOLO: NUOVI METODI ED APPARATI PER IL MONITORAGGIO DI BASSE ESPOSIZIONI DI RADON E PER LA PROTEZIONE DEI MONITORI PASSIVI PRIMA E DOPO LA LORO ESPOSIZIONE.

Numero di Deposito: 102008901651501
Data concessione: 27-07-2012
Data deposito: 05-08-2008
Numero concessione: 0001394931
Classificazione: G01T 1/178

Summary: La presente invenzione riguarda nuovi metodi ed apparati che aumentano apprezzabilmente la sensibilità di risposta dei monitori passivi di radon, sfruttando l’assorbimento di atomi di radon su superfici di solidi, caratterizzati da elevate superfici specifiche di assorbimento, da elevati rapporti superficie volume e da pori di dimensioni nanometriche.

2) TITOLO: NUOVI METODI ED APPARATI PER IL MONITORAGGIO DI ELEVATE  CONCENTRAZIONI DI RADON IN AMBIENTI CONFINATI, NEL SUOLO E NELL’ACQUA.
Numero di deposito: 102008901651502
Data concessione: 18-11-2011
Data deposito: 05-08-2008
Numero concessione: 0001391166
Classificazione: G01T 1/178

Summary: La presente invenzione riguarda nuovi metodi ed apparati che consentono la misura accurata di elevate concentrazioni di radon in ambienti confinati, nel suolo e nell’acqua, sfruttando l’assorbimento del radon all’interno di materiali solidi.

BREVETTO EUROPEO

Numero Pubblicazione domanda EPO: No. EP 2307912
Data pubblicazione domanda EPO: 18-07-2018
Data deposito domanda EPO: 31-07-2009

3)TITOLO: NUOVI METODI E APPARECCHI PER LA MISURAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI RADON ALL’INTERNO, NEL SUOLO, NELL’ACQUA, E/O IN MEZZI ACQUOSI.

Summary: Un obiettivo dell’invenzione è la fornitura di nuovi metodi e apparecchi per ottenere dispositivi di controllo passivi del radon molto compatti adatti alle misurazioni del radon all’interno, nel suolo, nelle caverne, alle terme, nell’acqua e in mezzi acquosi.
La presente invenzione estende la linearità di reazione di tutti i dispositivi di controllo passivi del radon esistenti basati su rilevatori di tracce.
Inoltre, la suddetta invenzione rende disponibile un nuovo dispositivo di controllo passivo del radon che consiste in un rilevatore di tracce di particelle alfa davanti a uno strato solido sottile, con caratteristiche radon-assorbenti idonee. Questo strato sottile solido a livello di nanoscala è formato da pori di dimensione nanometrica, distribuiti nel volume della sostanza radioattiva (assorbimento) o sulla superficie della sostanza radioattiva (adsorbimento) come riportato per esempio da McKeon et al. (Polymers of intrinsic microporosity (PIMs): Bridging the void between microporous and polymeric materials., Chemistry – European Journal 11, 2610-2620 (2005)).
Detto strato rappresenta una sostanza radioattiva, da cui possono fuoriuscire le particelle alfa derivanti dal radon e dai relativi prodotti di decadimento, che penetrano quindi nel rilevatore di tracce frontale, dove possono essere registrate dopo un attacco chimico adeguato.